La legge di Bilancio 2017 ha introdotto il principio di cassa ai fini della tassazione dei redditi delle imprese minori assoggettate a contabilità semplificata. In particolare, dal 1° gennaio 2017, tutte le imprese in contabilità semplificata passano automaticamente dal regime di competenza a quello di cassa ai fini della determinazione del reddito d’impresa.
Si tratta di un passaggio obbligatorio a cui non è possibile rinunciare, a meno che non si opti per la contabilità ordinaria.
Con il nuovo principio di cassa, le imprese minori in contabilità semplificata calcolano l’imponibile come differenza tra l’ammontare dei ricavi e degli altri proventi (utili, dividendi e interessi) percepiti nel periodo di imposta, e quello delle spese sostenute nel periodo stesso nell’esercizio dell’attività di impresa.
Rispetto al passato, entra nel computo dell’imponibile anche il valore normale dei beni destinati al consumo personale o familiare dell’imprenditore, mentre vengono escluse le esistenze e le rimanenze.
Continuano a computarsi in aumento i proventi immobiliari, le plusvalenze e le sopravvenienze attive e in diminuzione minusvalenze e sopravvenienze passive.
Il nuovo criterio di cassa, che vale non solo ai fini delle imposte sui redditi ma anche ai fini IRAP, comporta maggiori oneri contabili tra cui la tenuta di appositi registri cronologici incassi e pagamenti.
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